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Il manuale del giovane hacker

Notizia del 06/03/2007

Lo dico subito: secondo me per questo manuale hanno scelto un titolo sbagliato: sembra stato scritto dall'autore del Manuale delle Giovani Marmotte!

A parte ciò, Il manuale del giovane hacker di Wallace Wang spiega con parole semplici e comprensibili anche da chi ha un'idea molto superficiale di cosa sia un attacco a un computer e di quali e quanti pericoli si annidino in rete per acchiappare all'amo gli sprovveduti e farne a volte strumenti inconsapevoli di azioni dolose verso terzi.

Wallace Wang - Il manuale del giovane hacker, Hops Tecniche nuove

Alterna consigli utili a segnalazione di risorse di vario genere e a spiegazioni sui sistemi adottati da chi abita in Paesi dai regimi totalitari per ovviare alla spesso rigida censura imposta dai governi (pensiamo per esempio alla Cina), parla delle truffe portate avanti via e-mail (la famosa truffa nigeriana), di come attaccare una rete di computer per spiegarci come proteggere la nostra, descrivendo in maniera dettagliata i trucchi messi in atto dai pirati informatici che molto più spesso di quanto ci piacerebbe pensare si servono soprattutto della nostra leggerezza nel valutare i pericoli.

Piccola nota stonata, un paio di passaggi in cui si incoraggiano pratiche non del tutto legali: a mio avviso il libro sarebbe stato ugualmente interessante anche senza di essi; per il resto, può essere benissimo usato come lettura "di svago" da chi sia appena appena interessato all'argomento.

  • Titolo: Il manuale del giovane hacker
  • Autore: Wallace Wang
  • Edito da: Hops, Tecniche nuove
  • Prezzo: € 22,90

***

Una curiosità: malgrado il termine "hacker" sia spesso usato come sinonimo di "criminale informatico", non lo è e infatti su Wikipedia leggiamo:

Un hacker è una persona che si impegna nell'affrontare sfide intellettuali per aggirare o superare creativamente le limitazioni che gli vengono imposte, non limitatamente ai suoi ambiti d'interesse (che di solito comprendono l'informatica o l'ingegneria elettronica), ma in tutti gli aspetti della sua vita.

Il termine corretto per i criminali informatici è cracker:

In ambito informatico il termine inglese cracker indica colui che entra abusivamente in sistemi altrui allo scopo di danneggiarli (cracking), lasciare un segno del proprio passaggio, utilizzarli come teste di ponte per altri attacchi oppure per sfruttare la loro capacità di calcolo o l'ampiezza di banda di rete.

Commenti

1 - Scritto da lagioi il 06/03/2007 alle 08:40

sei proprio forte!

in due giorni, ho imparato 2 cose che non sapevo.

e poi dicono che son sempre le stesse cose..

certo,però bisogna vedere come si scrivono.:D

2 - Scritto da reb il 06/03/2007 alle 10:17

toh, il tuo commento in questo post proprio non me l'aspettavo :D

beh, tu leggi che io scrivo e magari un giorno ti convinco ad aprire tu stessa un blog: è la volta buona che imparo a cucinare ;)

3 - Scritto da Marco GRAZIA il 07/03/2007 alle 13:59

La cultura che ci viene data dai media è una cultura mediata e scusa il gioco di parole.

Hacker è il sinonimo del truffatore che vive nell'ombra ma hacker altri non è che una persona che studia, come hai giustamente riportato.

Hacker è lo sfaccettatore, il boscaiolo che dopo aver abbattuto l'albero va li è taglia via i rami, quello è l'hacker. E non è una visione poetica la mia, quello vuol dire la parola hacker, se ci vedi il male in ciò ...

Chiunque capirebbe che non è una persona malevola, ma solo una persona che vuole capire come funzionano le cose e cercare di migliorarle.

Ma una certa cultura da operetta, di certi mezzi di informazione ci fanno vedere una persona torbida ben al di la del male, contro queste persone non c'è bene che tenga, nemmeno fossero il diavolo in persona.

Reb, ti senti diavolo tu? Perché chi si ingegna per capire le cose e divulgare alle persone il suo sapere, così come stai facendo tu è un hacker.

Ti consglio di leggerti i libri di Mitnik (http://www.kevinmitnick.com/) hacker, ex cracker che si è messo a scrivere e a far capire come si può semplicemente e con poco, truffare anche grosse corporazioni.

Il sapere queste cose ci può aiutare quando paghiamo con la carta di credito.

M.

4 - Scritto da reb il 07/03/2007 alle 14:13

infatti il mio commento sul titolo deriva proprio da questo: hacker e' un termine che puo' fuorviare ed e' un peccato; d'altro canto noi siamo un popolo che quando corre "fa footing" e quando acquista un lettore mp3 acquista un i-pod: temo che non sara' facile - ammesso che mai ci si riesca - ridare ai termini il loro giusto significato

credo sia molto piu' probabile che alla lunga nasca un termine del tutto nuovo che soppiantera' hacker "in senso buono" e la parola hacker restera' a indicare il criminale informatico :\

avevo letto un po' di cose (articoli e interviste) su kevin mitnick, ma non ho mai visitato il suo sito: ci faro' sicuramente un salto :)

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