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Le doorway pages

Notizia del 22/02/2007

Prendo spunto da un commento lasciato da Marco per parlare delle doorway pages, termine inglese che sta a indicare sostanzialmente un trucco messo in atto principalmente per ingannare i motori di ricerca, fornendo loro del contenuto appositamente creato anziché la pagina vista dal navigatore.

Mi spiego: come già detto in un altro post, i motori di ricerca archiviano le pagine in base alle informazioni contenute nel codice della pagina che scansionano, perciò è necessario fornire quante più indicazioni possibili riguardo al contenuto del sito che si desidera promuovere.

Il metodo indubbiamente migliore e più pulito è curare con attenzione il codice e i contenuti delle pagine, ma non sempre si sceglie di farlo; qui sotto il sito per bambini Magic-Kinder.it: a sinistra ciò che vede un navigatore, a destra ciò che vede un motore di ricerca:

A differenza del navigatore, il motore di ricerca legge solo il testo contenuto in una pagina e acquisisce informazioni dai tag usati

Le informazioni (testo) sono inserite e veicolate tramite i tag; vista la fascia di riferimento (bambini), il progettista ha scelto di fare un uso massiccio di effetti speciali (Flash e altro), sacrificando però parecchio i contenuti utili al motore di ricerca; la pagina infatti ha una quantità di testo minima rispetto al codice:

Dato un peso di 100, il sito Magic-Kinder ha una quantità di testo utile pari a 2,83

Per ovviare a questa carenza di informazioni, sono a volte inserite delle pagine "di servizio", create su misura per i motori di ricerca: zero effetti speciali e un sacco di informazioni archiviabili: se il navigatore è un motore di ricerca, gli sarà automaticamente servita la doorway page, mentre se è un navigatore umano gli sarà servita la pagina "normale"; molto spesso il navigatore umano non percepisce neanche il passaggio, perché è fatto tramite il meta tag refresh oppure tramite Javascript, che immediatamente rimandano a un altro indirizzo (da qui il nome di "pagine di passaggio", "doorway pages" appunto).

In passato, le doorway pages hanno goduto di un discreto successo, soprattutto con i siti fatti interamente in Flash, ma sempre più i motori di ricerca - Google in primis - tendono a penalizzarne l'uso; il loro fine infatti è sapere in modo quanto più preciso possibile cosa stanno servendo al navigatore e le doorway pages non permettono loro di farlo.

Personalmente sono fortemente contraria all'uso delle doorway pages, perché al momento le grammatiche ufficiali dei vari linguaggi di programmazione per il web forniscono tutte le conoscenze e gli strumenti necessari per offrire un ottimo sito corredato di tutti gli effetti speciali desiderati (compresi filmati e inserti in Flash), senza ricorrere a trucchi che rischiano di apportare molti più danni che vantaggi al nostro lavoro.

Per approfondimenti: Le doorway pages su Wikipedia (in inglese).

Commenti

1 - Scritto da Marco GRAZIA il 02/03/2007 alle 14:25

Perfettamente daccordo, e ti ringrazio per la citazione, quello che infine c'è da aggiungere per screditare del tutto questa pratica, o meglio di riportarla alla sua funzione originale che era quella di veicolare informazione in più modi, è di dire che questa è la tecnica preferita dai siti pornografici o comunque di siti di nicchia come i repository di programmi di crack.

La pornografia è un po' il motore delle ricerche su internet, ma la sua grande famigliarità con i motori di ricerca è dovuta proprio all'uso indiscriminato delle doorway.

Anzi è proprio grazie ai siti pornografici, se uno strumento come quello delle doorway, si è tramutato in uno spauracchio.

Oggi ci sono parecchi strumenti "legali", per veicolare informazione per i motori di ricerca, ma un tempo le doorway erano l'unico metodo praticabile, purtroppo al solito aggiungerei, se ne sono approriate le persone senza scrupolo.

M.

2 - Scritto da reb il 06/03/2007 alle 10:27

infatti... e più o meno la stessa cosa è successa con le keywords: un tempo importante mezzo di posizionamento e ormai quasi producenti se non usate con parsimonia proprio a causa dell'abuso che ne è stato fatto :\

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