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La signora nel furgone

Notizia del 17/12/2007

"Oggi pomeriggio ho quasi inciampato in un serpente" mi ha detto Miss Sheperd. "Veniva su per la Parkway. Era lungo così e grigio; un boa constrictor, casomai. Aveva l'aria velenosa. Strisciava contro il muro e sembrava che sapesse dove andava: secondo me puntava dritto verso il furgone". Per fortuna Miss Sheperd non ha preteso che chiamassi la polizia, come fa ogni volta che sucede qualcosa di insolito. Forse questa del serpente era troppo insolita (anche se poi si è scoperto che avevano scassinto il negozio di animali della Parkway; magari il serpente lo aveva visto davvero).

Stesso autore, Alan Bennett, stessa figura di donna anziana come protagonista, ma a differenza de La sovrana lettrice, La signora nel furgone parla di una donna che ha deciso di vivere per strada, in barba a chiunque intendesse farla vivere in altro modo.

Si tratta di una storia vera: quasi per caso Alan Bennett si trova a dar ospitalità nel proprio giardino al furgone dove vive Miss Sheperd e questo non per un periodo breve, ma per 18 lunghi anni durante i quali i due si ignorano pur prendendosi in qualche modo cura l'uno dell'altra (di più lo scrittore della sua ospite che viceversa), senza però intromettersi nelle relative scelte di vita.

E' un libro strano, ancor di più se si pensa che non si tratta di un'invenzione, ma di vita vissuta: quest'anziana signora che nonostante tutto intende dire la sua e che vive con tutta la dignità di cui è capace malgrado le precarie condizioni soprattutto igieniche in cui ha deciso di vivere.

Ero andata in libreria per cercare La pazzia di Re Giorgio, un libro di Bennett da cui è stato tratto anche un film; non l'ho trovato, ma sfogliando le pagine di questo libro, mi sono lasciata incantare dalla personalità di questo donnone che non è certo passata inosservata nell'angolo di mondo dove ha condotto l'ultima parte della sua esistenza; si tratta di un racconto ancor più breve del precedente, ma molto più profondo.

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