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Accessibilità

Notizia del 09/01/2007

Rileggendo il post sul corretto uso degli "alt" nelle immagini, mi sono tornate in mente le tante discussioni riguardanti il significato della parola "accessibilità".

Dell'accessibilità applicata al web, in Italia se ne parla in particolar modo da quando l'argomento è stato portato alla ribalta dalla Legge Stanca che impone a tutte le Pubbliche Amministrazioni che intendono dotarsi di un nuovo sito web di attenersi a una serie di regole, in modo che tali siti siano usufruibili dal maggior numero di persone possibili.

Nell'immaginario comune, quando si parla di "disabilità" generalmente si pensa a una disabilità di tipo fisico e relativamente al web di solito a una persona non vedente, ma non è esattamente così.

Le disabilità nel web possono essere riassunte in tre tipi:

• Disabilità fisica: pensiamo a qualcuno costretto ad usare il mouse con la mano che non è la solita a causa di un qualsiasi motivo come una frattura a un dito, o il tunnel carpale infiammato... o ancora che ha semplicemente dimenticato a casa gli occhiali da lettura.
• Disabilità cognitiva: un turista straniero che viene in Italia e desidera prenotare una camera d'albergo facilmente è un disabile cognitivo, in quanto difficilmente ha dimestichezza con la nostra lingua.
• Disabilità tecnologica: una connessione lenta, un palmare usato controluce, un hardware obsoleto sono tutti esempi di disabilità tecnologica.

Come si vede facilmente, nessuno degli esempi è normalmente considerato quando si sente parlare di disabilità, seppur riferita al web!

Anche se la Legge "Stanca" obbliga solo le Pubbliche Amministrazioni a seguire determinate regole, credo sia importante e anche economicamente vantaggioso per chiunque implementare almeno gli accorgimenti più semplici da attuare, anche perché di solito finiscono con l'avvantaggiare noi stessi prima ancora che i nostri navigatori.

Tornando agli esempi dati, quel che si può fare per risolvere o almeno alleviare i problemi dei navigatori citati è presto riassunto:

1. Disabilità fisica:
   • usiamo una misura ridimensionabile per il font: in questo modo chiunque potrà aumentarne la dimensione usando il tasto Ingrandisci testo del proprio browser
   • cerchiamo di non adottare menu di navigazione troppo piccoli: compatibilmente con l'aspetto che vogliamo dare al sito, è meglio avere una superficie cliccabile dei vari tasti maggiore
   • evitiamo menu in Javascript a scomparsa che costringono a percorsi a ostacoli per essere usati
2. Disabilità cognitiva: cerchiamo di scrivere in modo semplice e grammaticalmente corretto, usando frasi chiare e periodi non troppo elaborati; in questo modo chiunque capirà quel che vogliamo dire e riuscirà a seguire le indicazioni date. Vale la pena di dare un'occhiata al già citato mestierediscrivere.com per approfondimenti.
3. Disabilità tecnologiche: questa è facile:
   • codice leggero, evitando i tag inutili
   • formattazione esterna con i CSS
   • immagini con un peso non eccessivo
   • eventuali files da scaricare con l'indicazione del peso in modo che il navigatore possa regolarsi sui tempi

Tutto qua? Si, tutto qua: assieme agli "alt" di cui ho già parlato e a poco altro*, già con questi pochi accorgimenti a costo zero riusciamo a offrire un servizio migliore ai nostri navigatori che - anche se non sapranno per quale motivo si trovano così a loro agio nelle nostre pagine - non mancheranno di farci buona pubblicità e se qualcuno pensa che siano delle limitazioni, parafrasando la brava Sofia Postai vorrei ricordare come la creatività dei disegnatori di automobili non si sia mai fatta frenare dal dover mettere i pedali e il volante sempre nella stessa posizione ;)

* In realtà ci sono altre regole da seguire per rendere un sito veramente accessibile, ma già così si fa un passo nella giusta direzione per offrire un buon servizio. Per chi volesse approfondire, esistono linee guida e punti di controllo a cui far riferimento.

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