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Inés dell'anima mia

Notizia del 27/08/2007

Sono Inés Suárez, suddita nella leale cittàdi Santiago della Nuova Estremadura, Regno del Cile, anno 1580 di Nostro Signore. Della data esatta della mia nascita non sono certa ma, stando a mia madre, venni alla luce dopo la carestia e la terribile pestilenza che devastarono la Spagna alla morte di Filippo il Bello. Non credo fosse stata la scomparsa del re a provocare la peste, come diceva la gente vedendo passare il corteo funebre che lasciava dietro di sé per giorni, sospeso nell'aria, un odore di mandorle amare, ma non si può mai dire... La regina Giovanna, ancora giovane e bella, percorse in lungo e in largo la Castiglia per oltre due anni portandosi appresso quel feretro che apriva di tanto in tanto per baciare le labbra del marito, nella speranza che resuscitasse.

Donna indomita, coraggiosa e saggia, la protagonista di Inés dell'anima mia scritto da Isabel Allende è la storia di Inés Suárez, sarta castigliana partita alla ventura nel Sudamerica del 1500 e da lì diventata protagonista della fondazione della città di Santiago del Cile assieme a Pedro de Valdivia, di cui fu compagna per un decennio.

La scrittura è quella schietta tipica della Allende, i fatti riportati molto crudi e a volte si fatica a credere che non si tratta di un romanzo, ma di eventi reali, di tragedie che hanno segnato lo sterminio delle popolazioni autoctone del continente sudamericano in nome di un re e di una chiesa che a loro volta si erano battuti in passato per non essere sottomessi ad altri... ma la storia ci ha abituati a queste incongruenze e a questa mancanza di memoria da parte dell'uomo che troppo spesso dimentica la regola aurea "non fare agli altri quel che non vuoi sia fatto a te".

Il libro rende giustizia a tutte le donne che sono state vitali per grandi imprese, ma che troppo spesso non sono ricordate e il loro lavoro sottovalutato a favore di più eclatanti gesta maschili. Nel complesso non mi sarei aspettata nulla di diverso da questa scrittrice che amo molto e il libro è sicuramente da leggere anche per come ci rinfresca la memoria su personaggi storici che abbiamo incontrato sui libri di storia per poi dimenticarli.

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